martedì 9 novembre 2010

Fase II - Il recupero dello stato di coscienza

Notte luminosa come il giorno

Fase II - Il recupero dello stato di coscienza
Esperienza di... incontro!
Nemmeno le tenebre per te sono tenebre
e la notte è luminosa come il giorno;
per te le tenebre sono come luce (Sal 139, 12).
Calda e animata stanza di reparto neurochirurgia quella dove hanno trasferito papà da più una settimana ormai... calda come l’agitazione nostra e di mio padre, animata come le nottate passate insieme; calda come le emozioni di tutti noi e animata dalle tantissime visite e dai vari compagni di stanza che si susseguono... Freddo e caldo, silenzi e dialoghi, delusioni e speranze, umiliazioni e vittorie, testardaggine e pazienza, scontri ed incontri, dolori e gioie... notti e giorni in continuo miscuglio, emozioni di tutti noi che si incontrano con quelle di papà Gaetano...
Dopo la vasta eco che ha suscitato la mia lettera “Esperienza di... vita!” è forte e doverosa per me l’esigenza di condividere con tutti lo stato attuale della situazione di mio padre, le notizie sul recupero dello stato di coscienza del paziente.
Due parole possono bastare per descrivere quanto vissuto in questo tempo: “notti e giorni”, una sintesi efficace della settimana e più di reparto che sta vivendo mio padre all’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo; più precisamente una notte che gradualmente si trasforma sempre più in giorno: è questo lo stato attuale della situazione di papà Gaetano! Grazie a Dio, segnali sempre più positivi, dunque! Queste le belle notizie che non posso non condividere con le tante persone che ci sono state vicino in questi giorni...
Tuttavia, oltre tale sintesi, non guasta qualche dettaglio in più sulla storia...
Venerdì 29 ottobre, la speranza cresce quando si decide di portare mio padre nel reparto di neurochirurgia: questo non può significare altro che la gravità della situazione è cessata del tutto ed ora inizia la fase del recupero... il recupero dello stato di coscienza e della abilità neuro motorie!
Finalmente un luogo dove potergli stare vicino, parlargli, toccarlo; finalmente un letto d’ospedale insieme ad altri tre letti e pazienti e parenti e amici che si susseguono; finalmente incontri tra persone non più osteggiati ed appesantiti da porte, vetri e macchine!
Qui, nonostante il letto d’ospedale, vedere papà Gaetano ricordare, parlare, riconoscere, cercare, da’ a tutti grande entusiasmo e gioia... Ma poi lo stare “ingabbiato” su quel letto, gli stati confusionari, la limitata mobilità post rianimazione, le fissazioni ossessivo compulsive ci fanno rimettere subito i piedi a terra... - Sarà un percorso difficile anche questo ma... coraggio! - ci siamo detti - inizia questo nuovo viaggio insieme ora in cui con l’aiuto di Dio ancora una volta ne usciremo vincitori!
In questa primissima fase, nel decidere sul da farsi con mamma e zio, tocca a me la prima difficile notte: notte di scontro non solo nel calmare papà e fargli capire in qualche modo che non poteva muoversi ancora per qualche giorno da quel letto, ma anche scontro interiore nell’essere impotente, inerme e a volte scoraggiato nel non poter far nulla per alleviare la sua sofferenza... sofferenza oltre che fisica e mentale anche psichica di chi, da sempre indipendente, forte e autonomo, ora si trova a dovere dipendere in tutto, a vivere le umiliazioni di non riuscire a fare le cose banali di ogni giorno, ad accettare la difficile situazione.
Ricordi, pensieri, parole si susseguono accompagnati da mal di testa, fissazioni e difficoltà ad accettare la limitata mobilità... ma tutto volge al meglio giorno dopo giorno col recupero a vista d’occhio delle varie abilità cognitive, mnemoniche, psichiche e motorie....
Per parenti e amici? Giorni di viaggi, giorni in cui alternarsi nell’assistere il malato, giorni in cui si riprende anche la vita ordinaria, giorni - nonostante le difficoltà e le preoccupazioni - in cui tutti riprendono fiato e con affetto e vicinanza stanno vicino a Gaetano per condividere con lui la sofferenza e dargli lo sprone a ristabilirsi.
Passano così questi giorni e tra difficoltà e speranze - per papà, per tutti noi e per tutte le persone che sono accorse e le speranze - hanno la maglio queste ultime e ora papà si sta riprendendo gradualmente in tutto a livello neuro motorio...
Dopo “l’esperienza di vita” della precedente lettera, questa fase più che mai diventa esperienza di incontro: parenti, amici, compagni di stanza, estranei tutti con la loro storia, tutti profondamente uniti dall’esperienza difficile del dolore: la sofferenza, la notte si sta trasformando in giorno... Ed ora? A breve Gaetano sarà trasferito alla don Gnocchi di Sant’Angelo dei Lombardi per la riabilitazione neuro motoria: un ritorno alla propria terra, un usufruire anche lui di una struttura e di un servizio che tutti dicono efficiente nella nostra verde Alta Irpinia e che continua a dare aiuto a tante persone nonostante le difficili acque in cui naviga il nostro ospedale... Ma di questo vi ho già parlato nella mia ultima lettera.
“Casa Sollievo della Sofferenza” - San Giovanni Rotondo - 8 novembre 2010
Carmine Fischetti
presbitero