mercoledì 28 settembre 2011

Gmg Madrid 2011... La bellezza di una Chiesa vera


Cuatro Vientos
Gmg Madrid 2011... La bellezza di una Chiesa vera

“Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio” (Ef 3, 17-19).

Eravamo in tanti quella notte in cammino dalla cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi verso il Goleto, desiderosi di divertirci, di intessere nuove amicizie, di vivere un’avventura, di ricercare qualcosa, di ritrovare noi stessi, di cercare Qualcuno, di riscoprirci Chiesa... Inizia così la nostra avventura della Gmg: in “cammino” verso Madrid, cammino che poi ha caratterizzato l’intera esperienza.
A parte questo inciso sull’inizio del nostro viaggio, vorrei condividere delle immagini di uno dei momenti finali dell’esperienza per raccontare ciò che mi porto dentro: ho ancora vivida nella mente e nel cuore l’immagine della spianata di Cuatro Vientos, dove una folla immensa cammina per raggiungere le proprie postazioni. Le bandiere di ogni nazione, le difficoltà del cammino, il caldo asfissiante, i disagi nell’arrangiare una sistemazione su un quadrato di terra dove passare la notte, il riconoscere il valore dell’acqua e gioire per ogni goccia che qualcuno ti offre, l’aiuto vicendevole e di contro lo scontrarci nel fare presenti le rispettive difficoltà, l’improvvisa tempesta notturna, i trambusti e la paura per i disagi legati alla tormenta e poi... nella notte, durante la veglia, per un breve momento tutto si rasserena: un attimo di silenzio, una surreale quiete in ginocchio davanti al Santissimo con affianco a me alcuni compagni di cammino... ecco la realtà del nostro essere Chiesa!
Quello che ho potuto rafforzare alla Gmg di Madrid? L’amore per Cristo e, in lui, l’amore per la Chiesa reale; una Chiesa che è: 
1) “lunghezza” di un viaggio, di un cammino, che è fatto di disagi, di fatica, ma proprio in questi di un incontrarci, scontrarci, conoscerci e amarci per quello che siamo; 
2) “altezza” di un desiderio che ci porta a volare alto, a radicarci su Cristo, a costruire con lui un’intimità per poi trasmettere al mondo e agli altri questo amore che ci ha cambiato la vita; 
Parte del gruppo diocesano
3) “profondità” del Mistero di Dio che ci guida e, al contempo, della verità su noi stessi, e del nostro essere comunità, senza cadere nell’illusione di una società perfetta in cui io presbitero faccio da maestro sacro e intoccabile. Mi ha molto colpito, a riguardo, il vedere attorno a me tanti presbiteri che non si mettevano su un piedistallo nascondendosi dietro l’ostentazione di uno status, che non arrogavano diritti su privilegi per trovare una sistemazione più agiata... ma che condividevano in tutto la precarietà dei giovani che stavano accompagnando: dal vestire, al mangiare, al mostrarsi e offrirsi agli altri per le proprie fragilità; 
4) “ampiezza” di una comunità universale che va oltre i nostri “campanili”, arricchendosi delle culture e dei modi che ciascun popolo ha di pregare Dio. 

Che cosa in sintesi ho visto a Madrid? Una Chiesa vera che smette mai di camminare.

Madrid, 16-21 agosto 2011
Carmine Fischetti
presbitero

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